Ci siamo nuovamente, la stagione è già alle porte, sembrava ieri che il campionato fosse terminato, invece un altro giro sulla “giostra” di Sportilia è passato. Un altro raduno fra i grandi dell’arbitraggio, un altro momento di lavoro, di fatica, di soddisfazione ma soprattutto di formazione e verifica. Una verifica a tutto tondo che passa da quella atletica con i classici test fisici, a quella regolamentare con i quiz tecnici.

Vi racconto brevemente il nostro raduno iniziato con le solite procedure di rito: visite mediche, consegna materiale tecnico e fotografie con l’abbigliamento di rappresentanza. Nel pomeriggio di venerdì 27 luglio abbiamo avuto anche la visita del Presidente dell’AIA Marcello Nicchi che ha fin da subito iniettato in noi quella sana voglia di ricominciare il nostro campionato come lo avevamo concluso: alla grandissima.

Il giorno seguente, sabato 28, il giorno di gran lunga più faticoso per quello che concerne la parte atletica e di verifica, abbiamo cominciato la mattina con parte dei test atletici, subito seguiti dalla Circolare n.1 e dai quiz tecnici somministrati dal Settore Tecnico con la nuova modalità digitale: abbiamo utilizzato semplicemente un clicker per rispondere alle domande proiettate sullo schermo dell’aula magna dedicata al compianto Stefano Farina (devo essere sincero, un’emozione fortissima vedere il nome scritto su una targa di fianco alla porta, di quel grande uomo, dirigente e arbitro da cui tanto ho appreso e che ha contribuito in maniera determinante nel mio percorso che oggi mi porta a scrivere queste righe). Subito dopo pranzo siamo ripartiti con la somministrazione di ben 72 video clips che componevano i video quiz con i quali poi abbiamo fatto un lavoro a gruppi nei giorni a seguire. A seguito abbiamo concluso il pomeriggio con l’ultimo test riservato a noi assistenti ovvero l’Ariet. Un gruppo compatto, bello nell’esecuzione della prova che ha convinto a pieno il nostro diretto Designatore Andrea Stefani, che si è complimentato con tutti noi per i risultati ottenuti.

Domenica 29, lunedi 30 e martedì 31 il dream team degli arbitri e assistenti italiani, sotto l’attenta conduzione di Nicola Rizzoli, si è messo all’opera con la discussione sulle clips e, ovviamente, ogni giorno abbiamo svolto una doppia sessione di allenamento.

Ho avuto la fortuna è l’onore di ragionare su episodi con dei veri big dell’arbitraggio, uno su tutti Gianluca Rocchi. Le clips in aula venivano poi esposte anche in Inglese questo perché la commissione ritiene indispensabile avere confidenza con la lingua perché altro non è che uno strumento di perfezionamento dell’attività arbitrale.

Significativo il momento in cui i nostri rappresentanti al mondiale Rocchi, Di Liberatore, Tonolini, Irrati, Orsato e Valeri ci hanno raccontato la loro esperienza tanto da renderci partecipi del grande successo quale è stato il primo mondiale tecnologicamente avanzato della storia nel quale la nostra associazione ha messo il suo nome a caratteri cubitali. Siamo stati i primi arbitri nella storia a ricoprire il ruolo di VAR, non solo in circa 20 gare, ma soprattutto nelle due finali del campionato del mondo. I 6, per non farci mancare nulla, hanno invitato tutto il gruppo della CAN A e tutti gli ospiti presenti (dai Componenti del Settore Tecnico allo staff di dottori e fisioterapisti) a cena per festeggiare l’ottima partecipazione alla competizione mondiale. Al ritorno al centro di Sportilia invece, i nuovi immessi nella categoria hanno voluto offrire un dolce di ringraziamento per l’accoglienza nella nuova squadra.

La prima esperienza di fronte agli schermi del simulatore VAR è stata ricca di sollecitazioni positive, un ruolo quello del VAR e dell’AVAR di estrema concentrazione come stessimo decidendo in campo, senza però la possibilità di poter sfogare la tensione con la componente fisica del nostro ruolo. Fare gli arbitri dietro allo schermo è un lavoro di estrema precisione, ognuno ha il suo ruolo con dei compiti da effettuare in maniera impeccabile, un perfetto meccanismo che gira come quello di un orologio di pregio, come sempre sotto la supervisione del collega in campo.

Il raduno è poi stato completato con l’arrivo dei colleghi della CAN B: sono arrivati quindi gli amici aretini Manuel Volpi, Marco Scatragli e Niccolò Pagliardini, che ci hanno fatto compagnia durante le ultime riunioni in modo da creare quella sintonia che deve esserci fra due organici di eccellenza che in alcune gare di Serie A si intrecciano per permettere che la domenica si possa assistere allo spettacolo del gioco del calcio.

Di Ennio